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Vuoi dire qualche cosa? TATZE-BAU®
Questo spazio è a disposizione di tutti coloro, firmati, vogliano dire qualcosa. Non pubblichiamo volgarità o stupidità palesi per le quali verrà allestito in fondo all’armadio redazionale l’angolo dello stupido... |
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Tares, sconti a chi adotta un cane. «Anche i Comuni ci guadagnano»
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Sgravi sulla Tares a chi accoglie un cane. Negli ultimi mesi diversi Comuni si sono mossi in questa direzione, con un obiettivo duplice: da un lato dare un padrone a un animale che non ce l’ha, dall’altro far risparmiare cittadini e municipi.
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Gli sconti concessi ai singoli cittadini valgono centinaia di euro, ma le casse pubbliche ci guadagnano, se è vero che mantenere gli ospiti dei canili può far spendere anche 1.500 euro l’anno.
Continua su:ilsole24ore.it
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DATA:
09-01-2014
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I CANI E IL FREDDO
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di Domiziana Bergodi. Siamo alle soglie dell’inverno e il freddo sta iniziando a farsi sentire. I cieli sereni e le temperature sopra la media hanno lasciato il posto a pioggia e temperature assai rigide. E allora come possiamo proteggere i nostri amici a quattro zampe dall’inverno?
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Prima di tutto, occorre tenere presente che non tutti i cani sopportano il freddo allo stesso modo: i cuccioli, i malnutriti, i giovani sotto i 6 mesi, quelli a pelo raso e gli affetti da malattie cardio-respiratorie sono le categorie più a rischio. I cani a pelo lungo e folto resistono bene alle temperature rigide, poiché il mantello funge da isolante; in questo caso i due nemici più temuti sono il vento e l’umidità, fonti primarie di dispersione di calore corporeo. Un grande rischio è sicuramente l’ipotermia, e possiamo riconoscerla tramite i sintomi che i nostri amici infreddoliti manifestano: tremore alle gambe, lentezza negli spostamenti, sonnolenza e torpore. Dall’ipotermia possono discendere patologie simili a quelle che colpiscono l’uomo, come bronchiti e polmoniti. In più, dice la dott.ssa Scarpa, docente presso il Dipartimento di scienze veterinarie dell’Università degli Studi di Milano, in un’intervista rilasciata a milanosanita.it, “spesso i cani si divertono a mangiare la neve: questo facilita l’insorgenza di violente gastriti”.
In secondo luogo, deve essere offerto un idoneo riparo ai cani che vivono e dormono all’aperto, in cui possano rifugiarsi durante le ore più rigide. Le cucce devono essere sollevate dal terreno ed impermeabilizzate e talvolta attrezzate con coperte per far si che i nostri pets si sentano più al caldo (non basta il breve e tiepido sole invernale a riscaldare i nostri cari pelosi!!!). Continua la dott.ssa Scarpa: “E’ da sottolineare che, se un cane vive all’aperto, d’inverno aumenteranno i suoi fabbisogni nutrizionali. Consumerà di più proprio per mantenere la termoregolazione. Perciò sarà necessario modificare il regime alimentare, aumentando anche sensibilmente l’apporto energetico.”
Un altro rimedio che sembra essere efficace per riparare i nostri amici nei periodi freddi dell’anno è costituito dagli “indumenti for pets”: cappottini e maglie di qualsiasi tessuto idoneo a proteggerli dalle basse temperature. Questi indumenti garantiscono protezione: infatti durante le passeggiate è possibile che i cani di taglia piccola si bagnino il pelo della pancia, trovandosi a stretto contatto col terreno a causa della loro piccola statura, oppure i cani a pelo lungo si bagnino il mantello a causa della pioggia, perciò il cappottino evita che i padroni debbano asciugare il proprio amico dopo ogni passeggiata.
Infine, non dobbiamo dimenticarci dei cani abbandonati. Cerchiamo di pensare anche a loro con una scatoletta o cercando di trovargli un idoneo rifugio!
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DATA:
21-11-2013
AUTORE:
Domiziana Bergodi per Bau
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Massacro di randagi, cani in corteo
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Manifestazione a Treviso delle associazioni animaliste contro la strage di animali in Romania sabato mattina tra le vie del centro storico. Anche Zanoni in campo per la causa
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Un corteo lungo le vie della città, attivisti delle associazioni animaliste della provincia, simpatizzanti e anche i loro cani per protestare contro il massacro dei randagi in Romania. Un’iniziativa unica nel suo genere che prenderà il via domani mattina a Treviso partendo da piazza Rinaldi per percorrere poi Calmaggiore, piazza dei Signori fino a piazza Borsa dove saranno in distribuzione magliette e altri gadget per promuovere la mobilitazione.
Previste decine di persone, oltre ad esponenti politici ed autorità. Il corteo e la giornata di sensibilizzazione sono organizzati da OIpa, Enpa e Lav che presenteranno anche alle autorità italiane un appello "per fermare l’olocausto dei cani in Romania".
A partecipare all’iniziativa (inizialmente prevista alle 10.30 poi anticipata alle 9.30) anche l’eurodeputato Andrera Zanoni che più volte si è mobilitato per il caso. In rete il tam tam è scattato ormai da mesi per richiamare trevigiani.
«La manifestazione è aperta a tutti quelli che credono in un mondo senza violenza» recita il manifesto con immagini fortissime fatto per l’evento, «la solidarietà sarà ancor più rappresentativa se espressa alla presenza dei loro compagni più fortunati nati e vissuti in un paese civile» dicono le associazioni per invitare le persone a portare con loro gli amici a quattro zampe.
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DATA:
08-11-2013
FONTE: http://tribunatreviso.gelocal.it/
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Cave canem
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Cave canem, letteralmente "Fai attenzione al cane"; viene usato al giorno d’oggi come cartello d’avviso all’ingresso delle abitazioni per dire appunto "attenti al cane". La scritta deriva da un famoso mosaico richiamante il cave canem che si trova negli scavi archeologici di Pompei, sul pavimento d’ingresso della Casa del Poeta Tragico ; in un altro mosaico, privo di iscrizione, dove il cane è rappresentato alla catena presso una porta semi aperta è visibile sempre a Pompei all’ingresso della Casa di Paquio Proculo.
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Ma veniamo al cave canem del nostro centro storico o forse è meglio dire cave padrone, si perché non è del cane che dobbiamo preoccuparci ma del suo “padrone” soprattutto se questo appartiene alla antica e mai estinta famiglia Demens o peggio se affida la deambulazione del simpatico quattrozampe ad un domestico.
Perché ? facile dirlo. Pensate a quei paesi dell’est asiatico dove il cane spesso è cibo e vi darete la risposta.
L’educazione e il rispetto degli altri sono un must per la stragrande parte dei 25 mila contribuenti del nostro centro con appendice familiare a 4 zampe. La manovra del sor Monti…….ma perché non tassa i piccioni puro?? Cosi ho sentito dire al rione che porta il nome del premier.
Le regole? Semplici (sacchetto e paletta) ma soprattutto istruire ben il delegato che spesso trascura di osservarle. Una volta in pieno centro il mio bellissimo e compianto Dobermann ebbe un incontro ravvicinatissimo con una setterina focosa che un domestico lasciava imprudentemente libera pur essendo in pieno calore.
Il mio machissimo Dobermann non se lo fece dire due volte e ecco la “fuitina”. Questo per significare l’importanza delle istruzioni al delegato . La nobile proprietaria pochi mesi dopo dovette faticare per cercare di capire come avvenne il miracolo di questi strani meticci pluricolor partoriti dalla sua nobilissima ma assanatissima setterina…
La zone dove poter far sgambare sono il Circo Massimo, la valletta dei cani a Villa Borghese e, una volta per pochi, la piazza Augusto Imperatore, una delle isole canine non ufficiali del centro centro( villa Borghese esclusa)
Altra zona dove poter liberare il cane per farlo sgambare è Montecitorio ma anche li attenti ai simili minacciosi. A parte le battute, il nostro centro con la grande isola verde di villa Borghese ha un vantaggio rispetto ad altri quartieri ma anche qui occorre fare attenzione a vetri rotti e rifiuti spesso presenti dopo i week end sportivi con forte partecipazione di ultras “burini”.
Le ordinanze del Comune sono semplici e chiare, multe da 50 a 500€ e altro. Per chi volesse addentrarsi nel sito comunale avrà tutte le informazioni. Oggi aperta una nuova area ludica per pet in via Pareto /Cassia/Flaminia e da ieri una forte campagna contro la vivisezione per far divenire Roma una città “no vivisezione”. Tutto bene, continuiamo cosi . Un forte Bau dalla vostra Daniela Zisa.
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DATA:
14-05-2013
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E’ bene ricordare che ...
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DATA:
09-05-2013
FONTE: Bau
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Termini Imerese (PA): il Popolo in Nero in marcia contro gli avvelenamenti dei randagi
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Al via le ronde anti veleno. Ad organizzarle sono le Guardie Ambientali di Termini Imerese (PA), le stesse che nei giorni scorsi hanno tappezzato a lutto la cittadina del palermitano.”IL POPOLO IN NERO” titola il manifesto. Ha fatto breccia nelle scuole e gli studenti hanno già comunicato la loro adesione al corteo organizzato domenica prossima, alle ore 10.00, in Piazza Duomo. Il “Popolo in Nero” chiede una cosa semplice quanto dovuta nel caso di distribuzione di sostanze velenose che possono, tra l’altro, recare danno anche alla salute dell’uomo. L’apertura di una indagine che porti finalmente giustizia.
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continua su GeaPress ...
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DATA:
22-01-2012
FONTE: GeaPress
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Impatto ambientale: le lettiere per gatti biodegradabili
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Per un impatto ambientale ridotto conviene scegliere delle lettiere per gatti biodegradabili. Si tratta di uno di quei comportamenti ecocompatibili che fanno parte della nostra vita quotidiana e che, anche se apparentemente sembrerebbero non rilevanti, in realtà sono determinanti per dare il nostro contributo concreto alla sostenibilità ambientale. Non si deve infatti dimenticare che la classica sabbia per il nostro gatto di casa comporta davvero impatto ambientale piuttosto forte, nel momento in cui ci occupiamo del suo smaltimento. Ma una soluzione a questo problema c’è.
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Adottando un rimedio curioso, si può riuscire a provvedere al rispetto dell’ambiente in modo facile e sicuro. Non dovete fare altro che procurarvi una lettiera biodegradabile, che è realizzata utilizzando scarti di cereali. Si tratta di una lettiera ecosostenibile, che utilizza sostanze biodegradabili, le quali, una volta utilizzate, possono essere gettate tra i rifiuti senza nessun tipo di danni ambientali. Continua su ecoo
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DATA:
23-03-2011
FONTE: Ecoo
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Alluvione: Veneto ferito
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Le immagini, meglio di qualunque parola, raccontano quanto accaduto.
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Le immagini dell’alluvione del 31 ottobre 2010 in pdf
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DATA:
08-11-2010
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Veterinari milanesi invitano a vaccinare i cani dalla rabbia
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L’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Milano invita i possessori di cani a vaccinarli dalla rabbia.
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L’invito arriva per il timore che dal Triveneto la rabbia si estenda anche alle regioni del nord ovest che non sono state incluse nell’ordinanza del Ministero della Salute del 26 novembre 2009. I casi di rabbia accertati nei primi sei mesi dell’anno nel Triveneto, secondo i dati forniti dall’Ordine dei medici veterinari, sono 196 contro i 68 di tutto il 2009 (il triplo) e i 9 del 2008.
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DATA:
30-06-2010
FONTE: ansa
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Lav Calabria, no a deportazione cani dalla Basilicata
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La Lav della Calabria in una nota esprime il proprio dissenso all’operazione che dovrebbe portare al trasferimento di circa 400 cani dalla Basilicata in tre strutture della Calabria. "Siamo assolutamente contrari - afferma il coordinatore regionale della Lav della Calabria, Roberto Vecchio Ruggeri - alla deportazione dei cani di Potenza in qualsiasi altro luogo d’Italia.
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Tra loro ci sono animali abituati a vivere in quel luogo, molti cani anziani, feriti o ammalati. Spostarli sarebbe per loro un gravissimo trauma. Intendiamo sostenere la protesta di tutto il mondo ambientalista ed animalista che vede in questa operazione l’ennesimo atto di sfruttamento degli animali. La vicenda riporta a galla questioni vecchie e mai risolte relative al randagismo e all’uso dei cani come oggetti e merce di scambio". "Chiediamo a tale proposito - prosegue - che venga rivista la normativa regionale in materia (l’ormai anacronistica 4/2000), prevedendo misure che impediscano la creazione di megacanili (la nostra proposta è di limitare alle 200 unità i posti disponibili) e un tetto limite per le gare al ribasso sotto il quale non dovrebbe essere possibile scendere, al fine di garantire una dignitosa condizione di vita agli animali ospitati. Diciamo ’No’ quindi alla mercificazione degli animali: é necessario garantire loro benessere e nessun risparmio sul costo del loro mantenimento può giustificare soluzioni scellerate, come quella che si vorrebbe mettere in atto, i cui esiti infelici sono facilmente prevedibili". "Si cominci, piuttosto, a ripensare - conclude - un corretto rapporto uomo-animale, con serietà e proposte razionali"
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DATA:
16-06-2010
FONTE: ANSA
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AIDAR: Appello per Lulu
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Estendiamo l’appello dell AIDAR, Associazione Italiana Difesa Animali Randagi, per Lulu, dolcissima beagle in attesa urgentissima di adozione.
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Di seguito la scheda di Lulu pubblicata sul sito aidar.it:
Questa stupenda e dolcissima beagle è arrivata alcuni mesi fa al canile di Castelvetrano in Sicilia, è stata sterilizzata e le sono state fatte le analisi di routine. E’ risultata positiva alla leishmania, ma non in forma preoccupante! Lulù ha continuato a giocare allegra e vivace, facevano fatica a farla rientrare nel box…. Poi da cagnolina sensibile ed intelligente ha iniziato a notare che i suoi compagni venivano adottati, mentre lei rimaneva sempre lì… in costante attesa! Ha iniziato a far fatica a socializzare con gli altri nuovi arrivi ed a intristirsi sempre più!!! Adesso si vede anche dalle foto è di una tristezza infinita! Le volontarie sono molto preoccupate, perchè si sta spegnendo… ma non perchè la malattia la stia minando, ma perchè è depressa! Ha bisogno di amore e di una casa tutta per lei! La responsabile del canile assicura che gli ultimi controlli danno esito ottimo e rassicura che se curata ciclicamente, la sua malattia non le precluderà una vita piena e felice, inoltre fornirà i medicinali che occorreranno a Lulù anche per il futuro, purchè venga adottata al più presto!!! Mirella (la responsabile) dichiara che può mettere sull’aereo per qualsiasi destinazione la dolce Lulù, pur di salvarle la vita e ridarle la gioia!
Per informazioni: tel. 3312509914
Buona fortuna Lulu! Bau.
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DATA:
10-05-2010
FONTE: aidar.it
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Piemonte: on line la denuncia di smarrimento, ritrovamento o decesso del proprio cane
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TORINO, sul sito internet www.arvetpiemonte.it e’ possibile fare on line la denuncia di smarrimento, ritrovamento o decesso del proprio cane.
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E’, inoltre, possibile pubblicarne la foto in caso di smarrimento. Una nuova sezione propone una vetrina dei quattro-zampe idonei per l’adozione. Attualmente sono 272 i cani adottabili appartenenti a circa 20 diverse razze. I cani censiti dall’anagrafe canina della Regione Piemonte al 17 marzo sono 490.770.
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DATA:
17-03-2010
FONTE: ANSA
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VENETO, ORDINANZA PER VACCINARE I GATTI
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La Regione Veneto dà il via libera alle vaccinazioni dei gatti (delle colonie e di proprietà) laddove si registri la positività di un felino alla rabbia. Lo stabilisce l’ordinanza veneta n. 16 emessa all’indomani della morte del gatto a Pedavena. Ordinanza che modifica la precedente del novembre scorso, ammettendo la libera circolazione dei cani vaccinati.
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«In caso di rilevamento di positività per rabbia in gatti appartenenti a colonie feline», recita l’articolo 9 dell’allegato A del documento regionale, «sarà il sindaco su proposta del servizio veterinario, a ordinare la vaccinazione dei gatti di quella colonia e di quelli di proprietà delle zone limitrofe. Per questi la tariffa sarà sempre di 5 euro».
Il provvedimento sarà applicato, al più presto, al comune di Lozzo. «Dopo il caso di rabbia a novembre», dichiara al Corriere delle Alpi Gianluigi Zanola, responsabile del canile sanitario dell’Usl 1, «il primo della provincia, il sindaco mi aveva chiesto di vaccinare le colonie feline limitrofe. Allora gli risposi che ne avremmo parlato a fine campagna vaccinale. Ora, viste le condizioni di emergenza, la prossima settimana ci incontreremo a Lozzo per organizzare il lavoro: alcuni gatti saranno catturati e vaccinati. Provvederemo alla profilassi antirabbia anche quando procederemo alla sterilizzazione delle nuove colonie feline». Nei prossimi giorni il responsabile del canile preparerà una nota informativa da spedire ai sindaci in cui pubblicizzare come comportarsi con le colonie (400 nel Bellunese per 3000 gatti randagi) e in caso di gatti morti.
Via libera ai cani. Mentre la vaccinazione dei cani in provincia è terminata (l’adesione è stata del 90%) entro i termini «grazie alla disponibilità dei nostri operatori che non si sono risparmiati malgrado la carenza di personale», commenta Zanola, nelle altre province venete è stata concessa una deroga fino al 31 marzo. Termine entro cui dovranno essere vaccinati, sempre al costo di 5 euro, i cani bellunesi che a gennaio non avevano ancora compiuto tre mesi.Chi non rientra in queste eccezioni e chiederà il vaccino dovrà pagare la quota intera (20 euro). Come annunciato dall’unità di crisi nazionale, nel Bellunese è consentita la circolazione dei cani in ambiente agro-silvo-pastorale «solo se vaccinati da almeno 21 giorni e se tenuti al guinzaglio. Via libera anche alle gare con i cani sempre se vaccinati e previo parere favorevole, che la Provincia stessa chiederà al Centro di referenza nazionale per la rabbia.
La durata della vaccinazione. Per quanto riguarda la vaccinazione delle volpi, nella nuova ordinanza regionale si annuncia che dovrà continuare per «i prossimi tre anni, articolata su due campagne vaccinali l’anno (inverno e primavera)».
Dalle prossime settimane, inoltre, i veterinari saranno impegnati anche sul fronte delle vaccinazioni degli animali domestici destinati al pascolo. «Anche per loro la vaccinazione dovrà essere eseguita almeno 21 giorni prima della loro uscita in malga o al pascolo e per tutti sarà gratuita, eccetto per i cavalli non destinati alla produzione di alimenti».
Nei prossimi mesi, poi, per valutare l’efficacia della vaccinazione, la Regione eseguirà controlli sierologici a campione. Restano valide, invece, le sanzioni da migliaia di euro per chi sarà trovato con un cane non vaccinato. «Il nostro personale, nelle sue funzioni di polizia veterinaria», conclude Zanola, «dovrà dare la multa se si tratta di un cane vagante o di uno privo di immunizzazione che abbia morsicato una persona».
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DATA:
01-02-2010
FONTE: Il Corriere delle Alpi
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PREVENZIONE RABBIA: COINVOLTO ANCHE IL VENETO
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Non solo Udine, ma anche le altre Provincie del Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Belluno devono attenersi alle disposizioni sulla vaccinazione antirabbica precontagio, previste dall’Ordinanza ministeriale Misure urgenti per la prevenzione del contagio da rabbia negli animali al seguito di persone dirette nella provincia di Udine.
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"Preso atto della evoluzione della diffusione della malattia nei territori delle rimanenti provincie della Regione Friuli Venezia Giulia", la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha disposto che le misure previste dall’Ordinanza "siano applicate anche nei territori delle Province di Trieste, Gorizia e Pordenone". L’estensione delle misure di prevenzione è stata comunicata oggi in una nota della Direzione ministeriale in cui si raccomanda "la più scrupolosa applicazione" delle misure previste dall’ordinanza (in vigore dall’11 novembre) "e di tutte le disposizioni impartite dalle autorità sanitarie regionali". Inoltre, "considerata che la localizzazione più a ovest dei casi evidenziati coincide con il Comune di Travesio (PN) e che nel raggio di 40 chilometri misurati a partire da detto Comune rientra anche parte della Provincia di Belluno si dispone, nelle more dell’emanazione di misure specifiche da parte della Regione Veneto, che quanto previsto alla citata O.M. sia applicato anche alla provincia di Belluno". L’estensione delle disposizioni di prevenzione è prevista dall’articolo 6 dell’Ordinanza ministeriale per "altri territori provinciali eventualmente coinvolti dalla diffusione della situazione epidemiologica della malattia".
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DATA:
16-11-2009
FONTE: ANMVI Oggi
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AIDAA; APPELLO TRUFFA ONLINE CANI AFRICANI
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Offrono cani ’in pericolo’ provenienti da canili e rifugi africani, in particolare dal Camerun, che per arrivare in Italia verrebbero trasportati in aereo in Spagna dove sarebbero controllati sotto il profilo veterinario e poi portati sempre via aereo in Italia, il tutto per 150 euro.
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Questo piu’ o meno il testo dell’appello-truffa che sta girando su diversi siti web italiani ed internazionali e, secondo i primi dati raccolti dal telefono amico dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) - che ne da’ notizia in una nota - sarebbero oltre 500 le persone truffate per un ammontare di 110 mila euro. Nei prossimi giorni l’associazione inoltrera’ una formale denuncia contro ignoti per truffa. Ecco il sistema. Dopo aver sborsato la somma di 150 euro attraverso un bonifico o, nel peggiore dei casi, dando il proprio numero di carta di credito ad un conto intestato ad un cittadino dal nome francese titolare di una fantomatica agenzia di viaggi con sede legale in Camerun ed aver aspettato invano l’ arrivo del cagnetto salvato da morte sicura - riferisce Aidaa - le persone dopo alcuni giorni vengono ricontattate, sempre via mail, con la richiesta di inviare altri 400 euro, in quanto il cane sarebbe malato e deve essere sottoposto a cure in fantomatiche cliniche veterinarie (tutte inesistenti) spagnole o francesi. ’’Dei circa 500 che si sono rivolti a noi la maggior parte abita nelle provincie di Milano, Bologna, Parma, Napoli e Roma - sottolinea Lorenzo Croce presidente nazionale di Aidaa - molti si sono visti chiedere complessivamente quasi 600 euro’’. Quindi l’appello: ’’A tutti coloro che vogliono un cane cercatelo nei nostri canili dove sono almeno 150.000 i cani in cerca di una famiglia’’
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DATA:
05-10-2009
FONTE: ANSA
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MEGLIO UNO CHE CENTOUNO !
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La Regione Marche concederà ai Comuni contributi per incentivare la sterilizzazione dei cani di sesso femminile i cui proprietari appartengono a fasce sociali deboli: titolari di pensione minima o pensione sociale; possessori di un reddito annuo lordo non superiore a 15 mila euro; disoccupati o non occupati. “Ogni giorno – spiega l’Assessore Regionale alla Veterinaria, Almerino Mezzolani – nascono numerosi cuccioli di cane. Una femmina che, per negligenza o incuria del proprietario, è libera di accoppiarsi, può avere fino a 20 cucciolate durante tutta la sua vita riproduttiva, rappresentando il bacino di reclutamento per cani potenzialmente randagi.
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Molti proprietari non sterilizzano i propri animali perché non hanno le informazioni adatte o si basano su luoghi comuni che non hanno riscontri scientifici. Fra tutte le motivazioni – continua Mezzolani – il costo dell’intervento è quello che, però, incide maggiormente, alimentando così il randagismo. Di conseguenza, per favorire le sterilizzazioni occorre incentivare economicamente i proprietari, specie coloro che appartengono a fasce socialmente deboli” Il progetto biennale (2009-2010) “Campagna per il controllo delle nascite nei cani di proprietà di particolari categorie sociali” approvato con D.G.R. n. 1398 del 7 settembre 2009, nasce allo scopo di proseguire nelle azioni di contrasto, a valenza “strutturale”, nei confronti del randagismo canino, intraprese dalla Regione Marche, come fatto per “Vigilare è prevenire” del gennaio scorso, grazie al quale sono stati donati ai Comuni 250 lettori di microchip destinati a potenziare la vigilanza svolta in ambito territoriale. I fondi dedicati al progetto provengono da risorse ministeriali con destinazione vincolata alla lotta al randagismo e verranno ripartiti tra i comuni, entro il prossimo mese di dicembre, in quantità proporzionale al numero dei cani iscritti all’anagrafe canina informatizzata regionale. In questo modo i comuni potranno contribuire in parte a sostenere il costo della sterilizzazione. Al contempo gli Ordini dei medici veterinari delle province marchigiane si sono impegnati a garantire collaborazione e ad applicare una tariffa agevolata per l’intervento. L’obiettivo è diminuire il sovraffollamento dei canili ed il costo sociale per il mantenimento dei cani randagi; ridurre i danni provocati dal randagismo sia all’uomo (morsicature, incidenti, trasmissione di malattie) sia agli altri animali (aggressioni); aumentare il risparmio per la realizzazione di nuove strutture; migliorare il rapporto uomo/cane nell’ambiente urbano ed il controllo dell’igiene urbana.
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DATA:
17-09-2009
FONTE: http://www.veterinariaalimenti.marche.it/viewdoc.asp?CO_ID=4063
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Cuneo. Allarme abbandono cani? no, gatti!
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Marco Bravi: “L’abbandono di cani, nella nostra Provincia, ha caratteri di stazionarietà. Negli ultimi anni ha anzi dato qualche segnale di diminuzione. Al contrario, l’abbandono di gatti ed il randagismo felino hanno raggiunto livelli di emergenza. Con i suoi volontari, solo nell’estate, l’Enpa ha trovato 70 gatti abbandonati cui stiamo cercando una sistemazione.”
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Gli fa eco Adriano Marangio, fondatore del Gattile di Cuneo, cui si è dedicato completamente nel 2002, raggiunta l’età della pensione. Marangio ha investito i risparmi nella creazione di una struttura in cui presta servizio una media di 15 volontari l’anno. “Il 2009 è un anno anomalo. Continuiamo ad accogliere gatti abbandonati - spiega Marangio -. Negli ultimi mesi, tra Cuneo e dintorni, ne abbiamo raccolti 140 ed ormai non abbiamo più spazio per ospitarli. Vengono abbandonati nei posti più disparati, dai bidoni della spazzatura ai cimiteri, come quello di Monterosso Grana, dove, nei giorni scorsi, abbiamo trovato 7 gattini abbandonati. In tanti poi vengono al Gattile portando animali che dicono di aver trovato. Noi non facciamo obiezioni anche se, molte volte, è chiaro l’intento di disfarsi del proprio gatto. Alla base del fenomeno le ragioni sono sempre le stesse – prosegue Marangio -. Le ferie, le allergie o l’accorgersi che, una volta cresciuti, i cuccioli non sono dei peluches. Anche se meno impegnativo da gestire di un cane, il gatto richiede comunque cure ed attenzione”. ... “Manca del tutto una campagna di sensibilizzazione sulla sterilizzazione dei felini – aggiunge Adriano Marangio -. In molti vengono a chiederci se abbiamo convenzioni o agevolazioni. In effetti, sterilizzare una gatta costa attorno ai 110 euro. Per un maschio ne occorrono anche 80. Sono cifre che scoraggiano molte persone.”
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DATA:
07-09-2009
AUTORE:
Piero Lunati
FONTE: targatocn.it
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ANIMALI IN VIAGGIO: I CONSIGLI DEL MINISTERO DELLA SALUTE
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I lunghiviaggi in macchina per raggiungere l’agognata villeggiatura, si sa, possono dar fastidio a chi soffre l’auto. Adulti, bambini, ma anche cani. Gli amici a quattro zampe, infatti, soffrono di mal d’auto quanto e piu’ dei padroni, a tutte le eta’, anche se i cuccioli e i giovani sono piu’ predisposti. Si stima che oltre un cane su sei stia male in macchina. Per questo il Ministero della Salute ha pubblicato sul suo sito un pratico vademecum per evitare a Fido che il viaggio si trasformi in un incubo.
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Anzitutto, come si riconosce il mal d’auto del cane? I segni tipici della cinetosi sono agitazione, affanno, salivazione eccessiva, eruttazione ed infine vomito. Il disagio puo’ manifestarsi ancor prima di entrare in macchina a causa del ricordo di esperienze precedenti (anticipazione). La cinetosi si manifesta quando il cervello riceve stimoli discordanti dagli organi di equilibrio. Questa condizione toglie piacere al viaggio e puo’ trasformarlo in una esperienza stressante anche per il proprietario. Esistono nuovi farmaci, fa sapere il Ministero, da poter somministrare prima del viaggio efficaci, sicuri e privi di effetti indesiderati come apatia e sonnolenza. Ma il mal d’auto puo’ essere risolto anche mettendo in atto alcuni semplici accorgimenti per ridurre i disagi del cane, magari chiedendo informazioni piu’ dettagliate al veterinario. Ecco i consigli del Ministero per evitare un viaggio...da cani: Aprire parzialmente il finestrino durante il viaggio per permettere l’ingresso dell’aria fresca; Cercare di guidare il piu’ dolcemente possibile evitando accelerazioni e frenate non necessarie; Assicurarsi che la temperatura all’interno dell’auto non sia ne’ troppo calda ne’ troppo fredda. Durante i viaggi lunghi, inoltre, fare soste regolari per fare scendere il cane dalla macchina e permettergli di bere; Abituare il cane ai viaggi in auto iniziando con brevi tragitti e aumentando gradualmente la durata del viaggio; L’associazione del viaggio a un attivita’ piacevole, ad esempio una passeggiata una volta giunti a destinazione, puo’ aiutare a ridurre l’ansia e la paura; Portare in auto un suo gioco o la sua coperta per rendergli l’ambiente piu’ famigliare; Gratificare con carezze e parole affettuose quando durante il viaggio rimane tranquillo; Ignorare ed evitare di rassicurarlo quando invece si agita, abbaia o piagnucola altrimenti si rischia di aumentare il suo disagio.
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DATA:
07-08-2009
FONTE: AGI
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INCIDENTI, DA "AIDAA" NUMERO PER SOCCORRERE ANIMALI INVESTITI
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Con il nuovo Codice della Strada entra in vigore l’obbligo di soccorrere gli animali feriti coinvolti in incidenti stradale. Gli automobilisti che non rispettano tale normativa sono passibili di multa fino a 1500 euro. Per questo motivo per tutto il mese di agosto l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente mette a disposizione un servizio gratuito telefonico per aiutare gli automobilisti ad individuare il prontosoccorso veterinario più vicino al luogo del sinistro.
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Tutti i giorni - dalle h. 9 alle h. 20 - è possibile chiedere informazioni relative ai prontosoccorsi veterinari aperti chiamando il 392 6552051. "Il nuovo Codice della Strada impone di soccorrere gli animali coinvolti in sinistri stradali - ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA - però pensiamo che ben pochi automobilisti partano con in tasca l’elenco dei veterinari aperti nel mese di Agosto. Per questo motivo abbiamo deciso di fornire con una semplice telefonata, le informazioni relative ai prontosoccorso veterinari aperti. Sarebbe auspicabile - continua Croce - che ogni automobilista che si mette in viaggio per le vacanze, prima di partire provvedesse ad avere in tasca un elenco aggiornato dei prontosoccorsi veterinari aperti sul tragitto che intende percorrere. Qualora questo non fosse possibile, noi siamo a disposizione per cercare di aiutare l’automobilista a prestare soccorso all’animale ferito nel minor tempo possibile. Questo - conclude Croce - da una parte aiuterà a salvare la vita dell’animale ferito, sia esso un animale domestico, da lavoro o selvatico, e dall’altra eviterà all’automobilista la salata sanzione prevista in caso di inadempienza".
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DATA:
03-08-2009
FONTE: omniroma.it
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MARTINI, CONCORDATA OPERAZIONE LOTTA COMBATTIMENTI CLANDESTINI
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Un’operazione di lotta ai combattimenti clandestini tra cani nel Sud Italia. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, a margine della presentazione dell’operazione dei Nas ’’Cibo sicuro - estate 2009’’, in merito alla tragedia che ieri e’ costata la vita ad un bambino di Acireale. ’’Ho gia’ concordato con il generale dei Nas, Cosimo Piccinno, un’operazione di snidamento e di investigazione rispetto ai combattimenti clandestini al Sud’’.
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In merito all’episodio di ieri il sottosegretario ha spiegato che ’’stiamo indagando, ho gia’ preso in esame una relazione dei veterinari del luogo e sono quindi in possesso di tutte le informazioni. Questi cani erano detenuti in maniera impropria ed erano soggetti a maltrattamenti. C’e’ tutta la mia partecipazione per l’ennesimo bambino vittima’’.
Questi animali, ha detto ancora Martini, ’’non erano identificati. Un cane era stato sottratto a una persona che ne aveva denunciato la scomparsa’’. In ogni caso, ha concluso il sottosegretario, si tratta di ’’cani non sterilizzati e di grossa taglia che si presume fossero usati per combattimenti clandestini’’.
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DATA:
24-07-2009
FONTE: ASCA
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FARMACI E COMPORTAMENTO, RICERCA ANGLO-ITALIANA
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Alcuni ricercatori a Lincoln e Milano hanno intrapreso un nuovo studio che riguarda gli effetti collaterali sul comportamento di alcuni farmaci impiegati per i cani. Nel team è presente la Collega Lorella Notari, che sta svolgendo un Dottorato all’ Università di Lincoln e sta conducendo un nuovo progetto di ricerca che esamina le modificazioni del comportamento in cani che vengono trattati con determinati farmaci.
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ricercatori hanno approntato un questionario on-line per proprietari di cani compilabile al sitowww.dog-behaviour.org. Il questionario è disponibile sia in Inglese che in Italiano.
Molti farmaci sono stati adattati in modo da risultare sicuri per l’impiego negli animali e non provocare evidenti danni, ma per alcuni di questi è noto che si possono manifestare effetti collaterali di tipo psicologico, che finora sono rimasti ampliamente inesplorati.
I ricercatori sono particolarmente interessati agli effetti collaterali di un gruppo di farmaci comunemente usati come anti-infiammatori, conosciuti come corticosteroidi o ‘steroidi’. Questi farmaci vengono spesso usati in patologie cutanee, artriti o artrosi. Finora sono state raccolte delle prime evidenze sul fatto che questi farmaci potrebbero influire direttamente su diversi comportamenti legati a come i cani percepiscono gli stimoli sociali e l’ambiente.
Il team di ricerca sta dunque proseguendo in questa direzione con il lancio di un questionario online che ha lo scopo di raccogliere informazioni fornite dai proprietari di cani che soffrono di queste patologie.
Il Professor Daniel Mills, del Dipartimento di Scienze Biologiche dell’ Università di Lincoln, afferma: "Lo scopo dello studio è quello di reperire un ampio numero di proprietari i cui cani stiano attualmente assumendo terapie per forme di artriti, artrosi o problemi dermatologici. Abbiamo bisogno di informazioni da proprietari che somministrano diverse terapie per esaminare se un certo farmaco è associato con specifiche modificazioni. Chiedendo ai proprietari informazioni su una serie di risposte comportamentali indirette che possono osservare mentre il cane è in terapia, possiamo calcolare la possibilità che un certo farmaco sia associato con un maggiore rischio di avere determinate modificazioni nel comportamento e se questo è compatibile con le nostre precedenti osservazioni. In una fase successiva testeremo questa associazione con test comportamentali appositamente ideati su cani i cui proprietari aderiranno volontariamente."
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DATA:
22-06-2009
FONTE: ANMVIOGGI
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Il Sottosegretario Martini su dichiarazioni On.le Farinone
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Il Sottosegretario Martini replica al Deputato del Partito Democratico On. Farinone (PD) che, annunciando la presentazione di una proposta di legge in materia, attacca senza basarsi su criteri oggettivi le iniziative adottate dall’attuale Governo. «Da che pulpito viene la predica!», afferma il Sottosegretario. «L’onorevole Farinone si guardi in casa propria, e quindi cerchi di non dimenticare le politiche fallimentari adottate dal Pd e della sinistra in materia di veterinaria, benessere animale e rapporto uomo-animale, invece di speculare su tragedie causate da inadempienze di amministratori locali, che peraltro sono spesso proprio del Pd, in tema di randagismo».
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Così il Sottosegretario commenta le dichiarazioni del deputato Farinone, che era intervenuto nelle settimane scorse su alcuni episodi di aggressioni da parte di randagi avvenuti ad Agrigento ed in provincia di Ragusa. «Consiglio vivamente al collega Farinone di fare un rapido colloquio all’interno del suo partito per verificare di persona come nel Pd non si abbia la benché minima idea di come affrontare e gestire politicamente ed amministrativamente il drammatico problema del randagismo e, in genere, il rapporto uomo-animale. L’Italia, purtroppo, è tra i paesi che si trovano in fondo alla classifica europea per rispetto e benessere animale. Un trend che fin dal mio insediamento ho cercato di invertire con leggi e ordinanze e confrontandomi costantemente con Sindaci, Assessori regionali alla Sanità, Presidenti di Regione, ordini dei veterinari ed associazioni.
In questo difficile, innovativo e forse anche «pericoloso» percorso da me intrapreso mi sono scontrata con le più strampalate ed assurde decisioni di alcuni primi cittadini. I quali, per coprire le loro nefandezze e la mancanza di utilizzo dei soldi appositamente destinati al problema del randagismo (spariti chissà dove!) non hanno trovato di meglio che emettere provvedimenti dal sapore medioevale. Dal Sindaco di Modica che ha dato il via ad una vera e propria mattanza in mezzo alle strade ed alle spiagge consentendo quasi a chiunque di sparare ai randagi, a quello di Campobasso che vieta di dar da mangiare ai cani senza padrone nelle strade, a quello di un comune in provincia di Frosinone che propone di uccidere tutti i randagi del suo Comune perchè sono troppi. Il brutto di tutto questo è che l’elenco di queste situazioni, figlie di un metodo d’azione e di metodiche di ragionamento che sarebbero degne di persone atte a considerare gli animali come dei soprammobili, potrebbe continuare a lungo. Sa, l’onorevole Farinone, a quale partito appartengono gli amministratori citati? Guarda caso proprio al Pd. E da ciò si deduce quanto poca passione desti l’argomento tra i suoi colleghi. I membri di una coalizione che per due anni che è stata al Governo ha mostrato totale disinteresse nei confronti di problemi che adesso stanno esplodendo, soprattutto in alcune regioni, in maniera drammatica.
Un Governo che con le sue Ordinanze, per esempio quella che ha istituito la blacklist, non ha minimamente risolto il problema delle aggressioni.
Per verificarlo basta leggere i numeri relativi alle vittime. Stupisce inoltre l’osservazione dell’Onorevole in merito alla necessità urgente di emanare leggi in Parlamento per contrastare e risolvere il problema del randagismo, dato che la discussione doveva iniziare nei giorni scorsi alla Camera nella Commissione Affari sociali ma ciò non è ancora avvenuto grazie ad un esponente del Pd, che si è definita stupita e sconcertata dal fatto di dover affrontare tali tematiche, considerate evidentemente dal Partito democratico di serie B.
Un’ultima considerazione: se l’On. Farinone ha davvero intenzione di dedicarsi a queste materie, a differenza del suo partito, lo invito ad incontrare insieme le più importanti associazioni animaliste del Paese e a venire con me a visitare i canili lager sparsi sul territorio. Sarò ben lieta di mostrargli cosa si fa in Italia contro il randagismo e, anche, spiegargli che il randagismo non ha nulla a che fare con i problemi legati all’allevamento o alla detenzione di cani pericolosi, cosa che mi pare non gli sia molto chiara. Oltre che di ribadire che, essendo io Cattolica, sto cercando di agire nel mio incarico partendo dal presupposto che i cani, come tutti gli esseri viventi, sono figli di Dio e come tali vanno trattati».
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DATA:
09-06-2009
FONTE: MINISTEROSALUTE.it
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Banca dati nazionale anagrafe canina
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Per conoscere l’anagrafe di provenienza di un cane smarrito occorre digitare il codice a 15 cifre del microchip o quello del tatuaggio nell’apposito spazio. La lettura del microchip per ottenere il codice può essere effettuata presso i servizi veterinari delle Asl e gli ambulatori veterinari privati muniti di apposito lettore.
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CONSULTA LA BANCA DATI del MINISTERO DELLA SALUTE: clicca qui
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DATA:
01-06-2009
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DECALOGO DELL’ENPA PER DIFENDERE GLI ANIMALI DALL’AFA
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A soffrire le conseguenze dell’intensa ondata di calore che in questi giorni sta interessando il Paese non sono soltanto gli esseri umani ma anche gli animali domestici. Con l’occasione l’Enpa ha stilato un decalogo, un breve vademecum per difendere dal solleone gli animali d’affezione e selvatici.
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1. Non lasciare mai un animale incustodito in auto. Nei giorni di sole, la temperatura interna dell’abitacolo sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e l’auto si trasforma in un vero e proprio forno. Un animale lasciato in queste condizioni può morire in poco tempo; bastano anche solo 10 minuti – il tempo di fare una spesa veloce – per condannarlo a una morte orribile. 2. Animali rinchiusi in un’auto al sole. Se qualcuno dovesse vedere un animale rinchiuso all’interno di un veicolo deve prestare attenzione a eventuali sintomi che denotano un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata); in tal caso il quattrozampe rischia di trovarsi in grave pericolo di vita e occorre rintracciare quanto prima il proprietario del veicolo. Se costui non fosse reperibile bisogna chiamare immediatamente le forze dell’ordine - compresa la Polizia Locale del comune interessato - che interverranno in caso di comprovata emergenza. I numeri di telefono 112 (Carabinieri), 113 (Polizia di Stato), 115 (Vigili del Fuoco) e 1515 (Corpo Forestale) sono tutti utilizzabili anche per questi casi. Nel frattempo si deve cercare comunque di creare ombra con i mezzi che disponibili (es. giornali sul parabrezza), di versare dell’acqua all’interno per bagnare l’animale o, se possibile, di farlo bere attraverso un’eventuale fessura del finestrino. 3. Assicurarsi che gli animali abbiano sempre accesso all’ombra e acqua fresca in abbondanza. Questo suggerimento riguarda soprattutto ai cani tenuti nelle ditte, negli orti o nei recinti (specie se a catena), e quindi meno controllati rispetto a quelli in appartamento. Evitare sempre l’esposizione al sole diretto, anche nel caso dell’animale che passa alcune ore da solo in casa, in giardino/cortile o in terrazza. In caso di colpo di calore (ipertermia) - se ha la pelle che scotta, barcolla o cade a terra, e ha difficoltà a respirare - è necessario abbassargli la temperatura mettendogli abbondante acqua fresca su tutto il corpo e contattare immediatamente il veterinario. 4. Non costringere i cani a sforzi eccessivi. Nei giorni più caldi portare il cane a passeggio di mattina e di sera per evitare che si bruci le zampe sul suolo caldo e per diminuire il rischio di ipertermia. A maggior ragione se si tratta di un animale anziano e/o con difficoltà respiratorie. Durante le passeggiate avere sempre a disposizione una bottiglietta di acqua e una ciotola. 5. Prevenire le scottature. Come le persone, anche gli animali possono scottarsi al sole. Per proteggerli, è sufficiente applicare una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche (specie le punte delle orecchie) del cane o gatto prima di farlo uscire. 6. Tenere l’acquario fuori dal sole diretto. Cambiare l’acqua regolarmente e togliere le alghe che si formano. Il laghetto dev’essere riempito regolarmente per compensare l’acqua che evapora e sostituire l’ossigeno perso. 7. Non lasciare il canarino sul balcone al sole diretto. E’ necessario posizionare la gabbia dell’uccellino in un luogo fresco, arieggiato e ombreggiato. 8. Controllare la presenza di parassiti esterni. Con il caldo arrivano anche le pulci, le zecche e gli acari, quindi bisogna controllare regolarmente il pelo dei quattrozampe per verificare l’eventuale presenza di questi visitatori indesiderati. Applicare preventivamente un antiparassitario idoneo per la sua specie e taglia. Consultare sempre il veterinario di fiducia per avere indicazioni e suggerimenti al riguardo; alcuni antiparassitari per cani, ad esempio, sono letali per i gatti. 9. Controllare ogni giorno gli animali per l’eventuale presenza di uova di mosche. Le mosche possono depositare le proprie uova sul pelo dei conigli, delle cavie, ma anche dei cani. E’ importante quindi ispezionare attentamente l’intero corpo dell’animale, tenere ben pulito il luogo in cui sta e cambiare almeno una volta alla settimana la lettiera o fondo. 10. Prima di fare lavori in giardino, pensare alla fauna selvatica che ci vive. Prestare particolare cautela quando si usano tosaerba o tagliabordi poiché - entrambi possono essere letali per animali che si muovono lentamente - e tenere fuori dalla portata degli animali i pesticidi. Prima di accendere un falò, è consigliabile smuovere il materiale che si intende bruciare: le lucertole, i ricci, le rane e le bisce (animali assolutamente innocui, anzi molto utili) spesso si rintanano tra i mucchi di foglie o rifiuti da giardino.
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DATA:
26-05-2009
FONTE: enpa
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TERREMOTO IN ABRUZZO E PROBLEMI DEGLI ANIMALI: LA SITUAZIONE ANIMALI SMARRITI
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RICERCA ANIMALI: Per facilitare le ricerche e il ritrovamento di altri animali smarriti, le Guardie Zoofile rinnovano la richiesta di inoltrare eventuali segnalazione al numero di telefono 331.6374823 e all’indirizzo mailterremotoabruzzo@enpa.org fornendo informazioni le più circostanziate possibili e allegando, se disponibile, anche una fotografia dell’animale. fornendo informazioni le più circostanziate possibili e allegando, se disponibile, anche una fotografia dell’animale
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SOCCORSO E MESSA IN SICUREZZA DEGLI ANIMALI. Da Venerdì scorso, giorno a partire dal quale sono diventate pienamente operative, le Guardie Zoofile del Nucleo di Firenze con il supporto di due veterinari volontari e di due allievi Guardie Zoofile hanno soccorso e messo in sicurezza altri 58 animali tra cani e gatti che si vanno ad aggiungere ai 30 gatti, 2 cani e due tartarughe soccorsi nei giorni passati dalle Guardie Zoofile di Roma. Complessivamente i volontari di Firenze, che oggi sono tornati in sede, hanno restituito quattro animali ai loro legittimi proprietari; altri cinque cani – due pastori abruzzesi e tre meticci, tra cui una madre con il suo cucciolo - sono già stati dati in adozione e portati presso le loro nuove famiglie. Nella giornata di ieri le Guardie Zoofile Fiorentine hanno soccorso due cani in precarie condizioni di salute che si erano rifugiati in un fienile nel paese di Rojo; dopo essere stati recuperati, gli animali sono stati affidati alle cure del veterinario. Altri tre cani sono stati assistiti nel pomeriggio di ieri. E’ un’operazione lunga e complessa, durata circa due ore, poiché gli animali impauriti non si lasciavano avvicinare dai volontari. Alla fine, però, anche questi cani sono stati recuperati e affidati alle cure di un veterinario. E sempre ieri le Guardie Zoofile di Monza hanno soccorso la gatta Isidora, scappata di casa nelle ore immediatamente successive al sisma e di proprietà di un uomo attualmente ricoverato in ospedale per le ferite riportate nel crollo della sua abitazione. Il fratello del proprietario ha così potuto riabbracciare con una gioia indescrivibile l’amatissima gatta, coccolata dall’intera famiglia che mai si era rassegnata alla sua scomparsa. Per far fronte all’eventuale presenza di altri animali vaganti, i volontari della Protezione Animali stanno continuando a creare alcuni punti di alimentazione sul territorio.
Per tutti i dettagli consultare il sito dell’ENPA
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DATA:
22-04-2009
FONTE: ENPA
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Allarme truffe vendita di animali su Internet
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Sempre più spesso vi può capitare di trovare in appositi siti dedicati agli animali domestici, annunci di vendita on-line di animali domestici ( cuccioli di gatto e cani di razza ) che, ricevuta in anticipo una somma di denaro dai 300 ai 600 euro dalle vittime che abboccano alla finta vendita, fanno poi perdere le loro tracce.
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Per ricevere gli illeciti introiti, si servono di postepay e vaglia postale, ma presto si scopre che il tenero cucciolo non arriverà mai a destinazione.
“E’ un fenomeno devastante - commenta Virgilio Camillini Presidente nazionale AISAD Confesercenti - che sta incrementando in maniera esponenziale. Un problema, perché la vendita on-line nasconde più di un’insidia, tanto che come vendite illegali è al vertice della classifica mondiale dopo armi e droga. Vendite illegali che vuol dire in primo luogo mancanza di controlli sanitari, di controllo sulle specie commercializzabili e mancanza di individuazione dei soggetti responsabili.”
“Poi - continua il Presidente AISAD - “c’è l’aspetto del danno economico: secondo un’ indagine del 2007 di come entrano gli animali da compagnia nelle famiglie italiane, solo il 30% proviene da un acquisto, e di questo 30 % solo il 30 % da un negozio, segnando cosi il triste primato che i pets non detengono neanche il 10 % del mercato, ciò significa che il commercio tradizionale abilitato-autorizzato che si adopera per la tracciabilità e che assicura quel sistema obbligatorio virtuoso incrociato segnalandone per legge l’acquirente all‘ufficio anagrafe canina del comune e all’ASL, contribuendo capillarmente a censire tutti gli animali, è gravemente danneggiato”.
Sarebbe auspicabile, secondo AISAD, che nel settore commerciale vi fosse una situazione di legalità e concorrenza leale. Invece oggi il mercato è dominato dal commercio illegale di animali da compagnia, attraverso Internet e iniziative al di fuori di ogni controllo, sia sanitario che fiscale. Circa il 90 % del commercio in Italia transita al di fuori dei canali autorizzati. Una stima prudente induce AISAD a sostenere che quel sommerso e mancato introito del 90 % valga qualcosa come un miliardo di Euro.
Oggi in Italia vi sono oltre 4300 aziende del settore, in moltissimi casi a conduzione famigliare, per un totale di circa 10000 addetti.
L’APPELLO di AISAD Confesercenti è quello di diffidare assolutamente di acquisti di animali sul sito web e fare in modo di avere un rapporto diretto con chi effettua la vendita, in modo che sia sempre rintracciabile: solo così ci si può salvaguardare da truffe, da acquisti illegali e da rischi di malattie.
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DATA:
26-11-2008
FONTE: bologna2000.com
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Prevenzione abbandoni: Microchip gratis
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Reggio Emilia. Prevenire l’abbandono dei cani, ma anche il rapido ritrovamento di animali che involontariamente si siano smarriti, grazie a un apposito microchip. Lo ha deciso il tavolo tecnico istituto dalla Provincia di Reggio Emilia per prevenire il randagismo coinvolgendo tutti i rappresentanti locali dell’associazionismo e del volontariato animalista, che anche quest’anno ha dato il proprio via libera alla campagna di sensibilizzazione per la registrazione all’anagrafe canina.
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I cittadini interessati potranno quindi recarsi negli uffici dell’Anagrafe canina del Comune di appartenenza, che provvederanno a dare le indicazioni utili e a distribuire gratuitamente i microchip. I veterinari, nei giorni stabiliti, provvederanno all’applicazione sottocutanea indolore di un microchip, delle dimensioni di pochi millimetri, alloggiato in una capsula di materiale biocompatibile: il microchip codifica un numero di identificazione univoco, che viene rilevato mediante uno strumento denominato ’lettore’. Per quanto riguarda il comune di Reggio, la distribuzione del microchip verrà effettuata nelle giornate del 3, 5, 10 e 12 giugno dalle ore 10 alle 12, nell’ufficio Anagrafe canina, in via Emilia San Pietro, 12. L’inserimento gratuito del chip potrà essere effettuata nell’ambulatorio Atv (Area territoriale veterinaria) di via Bergonzi 2/C, a Reggio Emilia, nel pomeriggio di sabato 14 giugno, dalle ore 16 alle 19.
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DATA:
31-05-2008
FONTE: ilrestodelcarlino.quotidiano.net
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NOTTE DI HALLOWEEN: INTENSIFICARE I CONTROLLI NELLE COLONIE FELINE DELLA CAPITALE
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La LAV di Roma, l’Associazione “6 Zampe” e l’Associazione ARCA, con il patrocinio dell’Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma, invitano le Forze dell’Ordine ad intensificare la vigilanza per prevenire ed evitare eventuali sacrifici di animali per riti satanici. I volontari delle Associazioni effettueranno, anche quest’anno, un monitoraggio notturno presso le principale colonie feline della Capitale. Presentazione dell’iniziativa Mercoledì 31 ottobre h. 20.00 presso l’ “Emporio Cafè”.
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31 ottobre: per molti giovani romani la notte di Halloween è un’occasione per festeggiare e divertirsi; per molti animali, invece, è una notte in cui morire fra orribili sofferenze, sacrificati nei riti satanici officiati nella tradizionale “Notte delle streghe”. “Nonostante il fenomeno sia in forte diminuzione, grazie soprattutto all’accresciuta sensibilità dei cittadini e ai controlli delle Associazioni animaliste e dell’UDA – dichiara Veronica Innominati, Responsabile del Settore gatti e colonie feline della LAV di Roma- non dobbiamo abbassare la guardia; è indispensabile intensificare i controlli intorno alle principale colonie feline della Capitale e sensibilizzare l’opinione pubblica sul possibile pericolo. A questo proposito, abbiamo inviato alla Polizia Municipale di Roma richiesta di incrementare i controlli durante la notte del 31 ottobre”. Sono soprattutto i gatti neri ad essere presi di mira durante la “Notte delle streghe” e in altre date ritenute propizie per questo tipo di rituali, durante i quali si sacrificano e si torturano animali per puro divertimento. “Dopo il successo riscosso o scorso anno – continua Veronica Innominati – ribadiamo l’iniziativa e l’opera di sensibilizzazione collegata all’evento”. “Aderiamo con molto piacere ed entusiasmo all’iniziativa della LAV di Roma – dichiarano Marzia Novelli (Presidente dell’Associazione “6 Zampe” Onlus) e Matilde Talli (Presidente dell’ARCA Roma) – e chiediamo una maggiore tutela delle colonie feline della Capitale, delle “gattare” e di tutti i volontari impegnati in quest’opera meritoria, non solo durante la notte di Halloween, ma tutto l’anno, poiché i gatti, patrimonio bioculturale della città di Roma, per troppo tempo ignorati, hanno bisogno di un supporto quotidiano da parte dei cittadini amanti degli animali. Soprattutto – aggiungono Matilde Talli e Marzia Novelli – vogliamo che la notte di Halloween sia per tutti una festa, un momento di gioco e di incontro. Facciamo festa con i gatti e non la festa ai gatti! Vigiliamo che qualche sprovveduto non commetta sciocchezze o violenze.” Per prevenire eventuali abusi su animali indifesi, durante la notte di Halloween, anche quest’anno, i volontari della LAV di Roma, insieme a quelli delle Associazioni “6 Zampe” e ARCA, effettueranno un’azione di monitoraggio notturno presso le principali colonie feline della Capitale, a partire dalle h. 22.00, in stretta collaborazione con la Polizia Municipale di Roma e gli agenti della Polizia Ecozoofila (Comando di Roma). A tal fine, le Associazioni animaliste invitano i cittadini a segnalare prontamente alle Forze dell’Ordine furti o maltrattamenti di animali di qualsiasi tipo e in qualsiasi momento. “Invitiamo tutti i cittadini, i giornalisti e le Associazioni – conclude Bruno Ceravolo, Responsabile della LAV di Roma – a partecipare alla presentazione dell’iniziativa, che si terrà mercoledì 31 ottobre alle h. 20.00 presso l’ “Emporio Cafè”(Piazza Dell’Emporio, 2 – Testaccio), durante la quale sarà effettuata una raccolta fondi da destinare a colonie feline in difficoltà.” Ai partecipanti sarà offerto un buffet vegano e sarà distribuito materiale delle Associazioni. Un ringraziamento particolare va dalle Associazioni organizzatrici ai partner che supporteranno l’evento, ed in particolare all’Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma, all’ “Emporio Cafè” (http://www.caffemporio.com/), al quotidiano gratuito “Leggo”, al portale www.2duerighe.com, alla trasmissione radiofonica “Talk Radio – voci nella notte” e al mensile “Quattro zampe”. LAV (Lega Anti Vivisezione Onlus) Sede Territoriale provinciale di Roma Ufficio stampa: 320-4795549 / 333-4073152 lav.roma@infolav.org bruno.ceravolo@lav-roma.it http://www.lav-roma.it/ Associazione “6 Zampe” Onlus Ufficio stampa: 335-8246818 Tel: 06-53270505 info@6zampe.it http://www.6zampe.it/ Associazione ARCA Roma Tel: 06-5756085
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DATA:
29-10-2007
FONTE: 2duerighe.com
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FINALMENTE LIBERI ED ADOTTABILI I CANI SEQUESTRATI DALLE GUARDIE ZOOFILE ENPA MILANO NEL BLITZ DI NOVEMBRE
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Sono finalmente liberi e pronti per essere adottati i cani posti sotto sequestro nello scorso autunno dalle Guardie zoofile dell’Enpa nell’ambito delle indagini sul traffico di cani dall’Est. Il 7 settembre scorso le Guardie zoofile della sezione milanese della Protezione Animali, verificando la segnalazione di un cucciolo ammalato gravemente appena dopo l’acquisto in una fiera, hanno effettuato un controllo presso il negozio di animali di proprietà del commerciante che aveva venduto il cane, già noto all’Enpa per essere stato denunciato in passato per violazioni sulla custodia e il commercio di animali.
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I cuccioli presenti in negozio, con documentazione sanitaria molto dubbia, sono stati posti sotto sequestro e subito le indagini si sono sviluppate fino a consentire alle Guardie Zoofile, a novembre, di arrivare alla perquisizione di un canile abusivo realizzato dallo stesso commerciante nel Comune di Desio dove erano custoditi più di venti cani utilizzati per produrre ulteriori cuccioli da vendere. Nuova denuncia per il titolare e sequestro di animali e della struttura, che verrà poi demolita per la mancanza di autorizzazione.
I cani sono stati quindi trasferiti a Cogliate nel rifugio convenzionato con il Comune di Desio dove sono rimasti sino a quando, la scorsa settimana, il pubblico ministero Piero Basilone della Procura della Repubblica di Milano ha accolto le richieste del titolare del negozio e del canile abusivo ed ha concesso che tutti i cani fossero svincolati dal sequestro e ceduti in via definitiva all’Enpa. Sabato 24 febbraio i volontari Enpa di diverse sezioni lombarde e le Guardie zoofile hanno proceduto al recupero dei cani presso il canile ed al loro trasferimento presso i rifugi Enpa.
Ora questi sfortunati cani hanno la possibilità di trascorrere il resto della loro vita in una famiglia adottiva ed è per questo che Enpa lancia un appello per la loro adozione.
Si tratta di 16 cani, tutti di taglia medio-piccola, tra cui pinscher, papillon, shitzu, volpini e beagle, maschi e femmine. I cani si trovano attualmente presso i rifugi Enpa di Monza (039835623), Varese (0332/232161) Como (031/303356), Saronno (02/9621309 ) e Voghera (0383/367298). Per informazioni, indirizzi e riferimenti consultare il sito www.enpamilano.org.
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DATA:
01-03-2007
FONTE: ENPA
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CANI POLIZIOTTO PREPENSIONATI CERCANO PADRONI SPECIALI: SERVE SPAZIO, TEMPO E MOLTO EQUILIBRIO PER ADOTTARLI
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Da cani poliziotto a pensionati; capita spesso, a causa di un infortunio che impedisca di continuare a lavorare o per l’età avanzata, che qualche collaboratore a quattro zampe delle Forze dell’Ordine sia costretto a lasciare il servizio e si trovi in difficoltà per essere adottato. Non si tratta di cani "facili", ma di esemplari che richiedono una particolare attitudine da parte dell’aspirante proprietario, che deve essere una persona molto equilibrata e sicura, per confrontarsi con animali dall’indole forte, che spesso hanno vissuto situazioni traumatiche che richiedono pazienza per essere superate.
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Si sconsiglia quindi a famiglie con bambini di adottare un ex poliziotto; ma se qualcuno ritiene di avere le qualità necessarie a dare un tetto a cani che hanno dato un valido contributo alle Forze dell’Ordine, specialmente se si possiede un pezzo di giardino ampio, la possibilità di prendersi cura di un animale speciale è una sfida da raccogliere. Sono animali abituati a fare molta attività fisica, quindi no anche ai volenterosi che non possono garantire spazi adeguati e tempo per interagire con loro.
Ovviamente l’Enpa incoraggia chi desideri un nuovo amico a valutare con attenzione la propria decisione, in ogni caso; con maggior forza la Protezione Animali ribadisce che un’adozione di questo tipo richiede una cura speciale e una predisposizione a gestire problemi che altri animali non danno, anche se l’affetto dato a quattrozampe con difficoltà è sempre ripagato con generosità estrema dal nostro amico con la coda, che è perfettamente in grado di comprendere le emozioni del suo animale umano di riferimento. Se siete disposti a sacrificare tempo e dedizione a questi eroi in pensione, potete visitare il sito www.poliziadistato.it/pds/primapagina/adozioni/adozioni_cani.htm, dove Puma, Eboy, Nicko e Muz aspettano di incontrare i loro nuovi amici.
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DATA:
20-02-2007
FONTE: ENPA
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VIDEO DI VIOLENZE CHOC SU ANIMALI DIFFUSE IN RETE
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Animali torturati, picchiati uccisi, appaiono ogni giorno sulle pagine web: si tratta di reati che nella maggior parte dei casi non vengono puniti, i cui responsabili restano liberi di continuare a commettere atrocità. L’Enpa chiede che, come sta avvenendo in ottemperanza del decreto antipedofilia in rete, i provider che forniscono il servizio si impegnino a impedire la diffusione di materiale di questo tipo, così da arginare un fenomeno che cresce a macchia d’olio, in un clima che sembra avallare la diffusione di immagini violente in rete.
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Il sadismo nei confronti degli animali è un reato, in modo analogo a ogni tipo di comportamento che danneggi fisicamente un animale o implichi un comportamento innaturale per la sua indole. L’esibizione di atti violenti nei confronti di animali - o in modo ancora più drammatico, come nei noti recenti casi di violenza verso un ragazzo con sindrome di down o contro donne indifese - è però un’aggravante rispetto all’atto in sé, perché aggiunge alla crudeltà del gesto anche la responsabilità di un incitamento a ripeterlo.
C’è ad esempio una serie di video che gira da tempo in rete, cambiando indirizzo internet ma riproponendo sempre gli stessi indescrivibili orrori: una donna che calpesta animali di ogni sorta, dalle lumache ai gatti, "divertendosi" nell’atto di ucciderli lentamente. Ma se questo può apparire un caso estremo, anche adolescenti filmano con i cellulari episodi inquietanti: un gatto lanciato da una scarpata, uno scoiattolo attirato con un esca e sbattuto con violenza con una catapulta rudimentale contro un albero, una tartaruga bruciata viva, un piccolo felino addirittura decapitato. In un caso, un papà incita una bimba a picchiare il gatto che tenta debolmente una difesa senza speranza. E non parliamo di siti con limiti di accesso, ma di motori di ricerca tra i più gettonati: Google, Youtube, Libero, cui l’Enpa chiede di autoregolamentarsi per fornire un servizio etico oltre che pratico e non incentivare la diffusione di materiale di questo tipo, che, è importante sottolinearlo, viene girato in Italia molto di frequente, come le voci di sottofondo attestano senza possibilità di equivoci.
A tutela dei bambini che spesso navigano in rete, oltre che delle stesse vittime, gli animali, che vengono usati per fare scalpore e catturare attenzione in modi vergognosi, la Protezione Animali chiede un impegno deciso per fermare questo massacro che rischia anche, passando per internet, di anestetizzare le coscienze di chi vede talmente tante violenze da farci l’abitudine.
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DATA:
04-01-2007
FONTE: ENPA
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L’etica della ricerca
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Chissà quante volte ognuno di noi si è posto il problema dell’uso degli animali in laboratorio ai fini della ricerca sulle malattie che colpiscono l’uomo. Da anni esiste la “Lega antivivisezione”, e molto attive sono altre organizzazioni animaliste su questo versante. Tante volte in televisione sono stati trasmessi servizi sulle cavie, sui topolini da laboratorio e non solo.
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Quindi da una parte esiste il netto rifiuto all’uso di animali nella ricerca, soprattutto all’uso “disumano” ed atroce che viene fatto spesso sui poveri animali. Dall’altra c’è sicuramente chi animalista non è e, a maggior ragione, rimane fermo sulle sue posizioni favorevoli all’uso degli animali come cavie nella ricerca sulle malattie. D’altronde la giustificazione che quasi sempre viene posta è che il fine ultimo è quello di trovare antidoti ai virus, ai mali e alle sofferenze umane, e già questo potrebbe sembrare un argomento piuttosto convincente, quindi ben vengano (si fa per dire) gli esperimenti sugli animali, se finalizzati a salvare vite umane. L’atteggiamento cambia un po’ quando a “subire” gli esperimenti si tratta di gatti e cagnolini, che, anche nei confronti di chi non ne possiede, stimolano comunque una certa tenerezza. Però animali, esseri viventi, sono tutti allo stesso modo, certo non vogliamo paragonare un bel cagnolino ad un ragno o ad un insetto, ma le specie utilizzate sono diverse, dalle scimmie ai topi, dai polli ai conigli. Recentemente, a far crescere i dubbi e cercare di portare alla luce aspetti meno conosciuti e a tentare di sensibilizzare un po’ di più l’opinione pubblica sull’argomento, l’organizzazione Medici Internazionali LIMAV (l’indirizzo del sito web è: http://www.mediciinternazionali.org/), sta lottando per proporre la conoscenza dell’esistenza di associazioni di ricerca che non fanno utilizzo di cavie animali. Ma c’è una premessa da fare alla battaglia che propone tale organizzazione. Infatti quest’ultima tende a portare alla luce, a rimarcare che le varie rispettabilissime associazioni di ricerca contro il tumore, l’AIDS, la sclerosi, ecc., utilizzano parte delle donazioni fatte dai cittadini, regolarmente o nelle occasioni pubblicizzate in particolari giornate dell’anno, per esperimenti in cui vengono usati animali. Al di là del fatto che quest’argomentazione potrebbe sembrare di primo acchito un’atto d’accusa, un mettere queste associazioni su un banco degli imputati che forse non meritano, sicuramente questa notizia, questa indicazione, ci porta a riflettere. E non poco. Innanzitutto gli argomenti portati avanti dalla LIMAV non hanno come contraltare una difesa da parte delle ormai famose associazioni di ricerca tradizionali; qui noi porteremo avanti solamente queste nuove tesi che costituiscono in qualche modo una novità per il grande pubblico. Successivamente siamo sinceramente combattuti nel dare giudizi sommari e definitivi, anche se quando si parla della sofferenza dei nostri amici a quattro zampe solitamente siamo decisamente intransigenti. Ma cosa sostiene in particolare la LIMAV? Essa porta avanti la convinzione che gli esperimenti che vengono effettuati su cavie animali sane, a cui vengono iniettati i virus sono destinati a non avere successo, in quanto le reazioni fisiologiche variano di molto tra le varie specie e le patologie indotte differiscono notevolmente da quelle che si presentano naturalmente nell’uomo. Ad esempio per quanto riguarda i roditori, mentre i tossicologi sostengono la similitudine tra essi e l’uomo, i produttori di rodenticidi pensano di poter creare veleni che sono specifici, efficaci solo su quegli animali, così diversi da uomo e animali d’affezione. Secondo argomento, ma non certo ultimo per importanza, è quello della sofferenza provocata nei nostri amici animali, costretti a subire questi esperimenti. I cuccioli spesso vengono addirittura allevati per questo scopo, cresciuti in sofferenza ed ambienti ostili, e comunque il dolore e le sofferenze che provano sono indicibili (a volte non vengono neanche anestetizzati), fino ad arrivare alla soppressione, dopo mesi o anni di questa terrificante vita. In particolare sulle scimmie vengono fatti degli studi per lo sviluppo di un vaccino anti-AIDS. Ai macachi viene iniettata una dose di virus combinato tra il tipo Hiv (quello che attacca l’uomo) e il Siv, quello delle scimmie stesse, per poi inoculare loro il vaccino. Questo esperimento durerà alcuni anni ed è finanziato dall’ ANLAIDS. I polli invece sono oggetto di studio per quanto riguarda la proteina Ex-FABP. Lo studio consiste nell’iniettare anticorpi ottenuti da conigli e, in maniera dolorosissima, provocare così un tumore, per poi prelevare dal pollo un fluido ricco di anticorpi. Successivamente i polli sono uccisi per essere esaminati. La LIMAV sostiene che esistono metodi alternativi a questo e che lo studio è in parte finanziato dall’AIRC. Topi e scimmie vengono invece scelti per studiare la dipendenza fisica dall’alcool. Viene loro introdotta questa dipendenza somministrandogliene a forza grossi quantitativi; addirittura alcune scimmie imparano ad iniettarsi in vena grosse quantità di alcool, fino ad intossicarsi! La validità di questi studi è sostenuta e pubblicizzata dall’ASID. Insomma oltre a cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica la LIMAV fa, per così dire, nomi e cognomi, indicando, tra le altre, società che hanno un grande riscontro tra la popolazione e moltissimi volontari al loro seguito, come l’AISM, l’ANLAIDS, TELETHON, ed altre. Cita inoltre le associazioni che, al contrario, non finanziano la ricerca sugli animali, come la LISM, la UILDM, la LILA e quelle che finanziano la ricerca senza l’uso di animali, come la“Lega italiana per la lotta contro i tumori”, la fondazione “Per il cuore” ed altre organizzazioni antivivisezioniste italiane e straniere. Infine vengono brevemente illustrati alcuni studi effettuati senza servirsi di animali, come quelli sull’ingegneria dei tessuti, vedi legamenti sintetici per il ginocchio, oppure i modelli matematici per l’invecchiamento, alternativi alle cavie come i topi, e il cancro al colon, in cui si studiano modelli di tessuto umano per lo studio di metastasi al fegato e non più cellule animali, così differenti da quelle umane. Ora, non essendo scienziati, chimici o comunque addetti ai lavori, non possiamo entrare nel merito dell’efficacia dei vari studi e sperimentazioni, né dire chi ha ragione o torto. Noi possiamo disquisirne solamente a livello etico, cercando da una parte di astrarci dal nostro ruolo/stile di vita di animalisti convinti e dall’altra cercando di essere il più obiettivi possibile, pensando quindi anche un po’ egoisticamente alle probabilità di avere un futuro migliore proprio grazie a queste ricerche ed esperimenti, che magari coinvolgono i nostri amici animali. E’ chiaro che noi seguiamo in particolare gli animali d’affezione e la nostra sensibilità è rivolta quindi di più verso gatti, cani & c., ma quello che ci viene da dire è che se è vero che il fine giustifica i mezzi, come sosteneva Machiavelli, è altrettanto vero che forse, visti tutti gli enti coinvolti, le numerose autorità in campo medico-scientifico interessate ad un argomento di vitale importanza per l’uomo (e pure per l’animale) forse si potrebe giungere ragionevolmente ad un giusto compromesso, ad una regolamentazione in materia, o perlomeno unire le forze per arrivare a far sì che la ricerca, oltre che efficace, risulti il più possibile indolore per tutti.
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DATA:
15-12-2006
AUTORE:
Stefano Pietri
FONTE: BAU
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La vita dei cani e gatti regalo di Natale
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La vita degli animali regalati a Natale è nelle mani dei nuovi padroni e non in quelle di Babbo Natale. Nessun periodo dell’anno è così favorevole per gli acquisti degli animali: cuccioli di cani e gatti, verranno regalati per fare felici soprattutto i bambini.
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Se state per acquistare un cane o un gatto ricordatevi di passare prima al canile della vostra città. Ridarete una vita dignitosa a questi esseri che hanno avuto la grande sfortuna di avere trovato sulla loro strada qualche essere umano senza cuore. Vi daranno sicuramente tanto affetto. Se avete già acquistato un animale o se avete intenzione di farlo, il monito è lo stesso: l’animale è come se fosse un nuovo membro della famiglia, soffre quando siete lontani, ha bisogno di spazio e cure. In cambio vi darà amore e compagnia. Tra pochi mesi arriveranno le ferie estive, gli animali saranno già grandicelli e in vacanza molti alberghi non li vorranno... Dunque se veramente volete regalare un animale, pensateci bene e riflettete anche sull’impegno che tale scelta implica. In caso contrario astenetevi, non salverete un animale dal canile ma sicuramente non gli farete nuovamente del male.
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DATA:
23-12-2005
FONTE: BAU
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UN NUMERO CONTRO I MALTRATTAMENTI
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Per agevolare l’applicazione della legge 189/04 contro il maltrattamento e l’abbandono di ANIMALI e contro i combattimenti, la LAV ha istituito (al costo di una telefonata urbana da tutta Italia) il numero telefonico 848.588.544.
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FONTE: LAV
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CALCOLA GLI ANNI DEL TUO ANIMALE
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I dati generati sono puramente indicativi in qunato l’età dei cani o gatti paragonata a quella degli uomini dipende da molti fattori, tra cui la razza, il peso ecc... Per avere un maggior dettaglio sui criteri di calcolo clicca qui: TABELLE ETA’. |
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